mercoledì, gennaio 03, 2007

Dio è morto - Francesco Guccini




La musica può fare riflettere, sognare,capire e ricordare.
La canzone "Dio è morto" di Francesco Guccini è una delle sue opere più conosciute, ed è un pezzo emblematico della musica italiana pubblicata nel 1965.
L'incipit della canzone è una chiara citazione del famoso poema Howl (Urlo) del poeta beat Allen Ginsberg (Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia..) 
Dio è morto  fu anche  censurato dalla RAI in quanto il testo venne ritenuto blasfemo.
Il brano veniva  però trasmesso da Radio Vaticana e il papa Paolo VI lo definì un lodevole esempio di esortazione alla pace e al ritorno a giusti e sani principi morali.

Ho visto la gente della mia età andare via lungo le strade che non portano mai a niente cercare il sogno che conduce alla follia nella ricerca di un qualcosa che non trovano nel mondo che hanno già lungo le strade che dal vino son bagnate dentro alle stanze da pastiglie trasformate lungo alle nuvole di fumo del mondo fatto di città essere contro ed ingoiare la nostra stanca civiltà, è un dio che è morto ai bordi delle strade dio è morto nelle auto prese a rate dio è morto nei miti dell'estate dio è morto.
Mi han detto che questa mia generazione ormai non crede in ciò che spesso è mascherato con la fede nei miti eterni della patria e dell'eroe perché è venuto ormai il momento di negare tutto ciò che è falsità le fedi fatte di abitudine e paura una politica che è solo far carriera il perbenismo interessatola dignità fatta di vuoto l'ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto è un dio che è morto nei campi di sterminio dio è morto coi miti della razza dio è morto con gli uomini di partito dio è morto.
Ma penso che questa mia generazione è preparata ad un mondo nuovo e a una speranza appena nata ad un futuro che ha in mano, a una rivolta senza armi perché noi tutti ormai sappiamo che se dio muore è per tre giorni e poi risorge in ciò che noi crediamo dio è risorto in ciò che noi vogliamo dio è risorto nel mondo che faremo dio è risorto.
 
"A volte mi chiedo come Auschwitz o Dio è morto, canzoni scritte nel 1964-66, piacciano ancora così tanto e appaiano sempre attuali... Il merito però, devo dire, non è del tutto mio ma degli sponsor di queste canzoni, i razzisti e gli imbecilli che, a quanto pare, tornano periodicamente alla ribalta".
 
Francesco Guccini





COVER
  • 1967 Nomadi nell'album Per quando noi non ci saremo
  • 2001 Ornella Vanoni  nell'album Un panino una birra e poi...
  • 2007 Fiorella Mannoia nell'album Canzoni nel tempo
  • 2014 Gianna Nannini  nell'album Hitalia
  • 2020 Zucchero Fornaciari inell'album Note Di Viaggio - Capitolo 2: non vi succederà niente


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