giovedì, aprile 13, 2006

Stagioni -Francesco Guccini


“Stagioni” descrive il profondo stato d’animo di sconforto che l’annuncio della tragica morte del Che fece nascere nel giovane universitario Francesco Guccini.
Ernesto Che Guevara viene assassinato a La Higuera (Bolivia) il 9 ottobre 1967 alle 13:10 .
Un’autunno amaro.
Con la sua morte crollò una speranza, fatta di contestazioni e protesta:un fulmine a ciel sereno per quei giovani che, come Guccini, vedevano nella figura di Che Guevara un modello di coerenza a cui ispirarsi.



Quanto tempo è passato da quel giorno d'autunno
di un ottobre avanzato, con il cielo già bruno,
fra sessioni di esami, giorni persi in pigrizia,
giovanili ciarpami, arrivò la notizia...
Ci prese come un pugno, ci gelò di sconforto,
sapere a brutto grugno che Guevara era morto:
in quel giorno d'ottobre, in terra boliviana
era tradito e perso Ernesto "Che" Guevara...
Si offuscarono i libri, si rabbuiò la stanza,
perché con lui era morta una nostra speranza:
erano gli anni fatati di miti cantati e di contestazioni,
erano i giorni passati a discutere e a tessere le belle illusioni...
"Che" Guevara era morto, ma ognuno lo credeva
che con noi il suo pensiero nel mondo rimaneva...
"Che" Guevara era morto, ma ognuno lo credeva
che con noi il suo pensiero nel mondo rimaneva...
Passarono stagioni, ma continuammo ancora
a mangiare illusioni e verità a ogni ora,
anni di ogni scoperta, anni senza rimpianti:
" Forza Compagni, all'erta, si deve andare avanti! "
E avanti andammo sempre con le nostre bandiere
e intonandole tutte quelle nostre chimere...
In un giorno d'ottobre, in terra boliviana,
con cento colpi è morto Ernesto "Che" Guevara...
Il terzo mondo piange, ognuno adesso sa
che "Che" Guevara è morto, mai più ritornerà,
ma qualcosa cambiava, finirono i giorni di quelle emozioni
e rialzaron la testa i nemici di sempre contro le ribellioni...
"Che" Guevara era morto e ognuno lo capiva
che un eroe si perdeva, che qualcosa finiva...
"Che" Guevara era morto e ognuno lo capiva
che un eroe si perdeva, che qualcosa finiva...
E qualcosa negli anni terminò per davvero
cozzando contro gli inganni del vivere giornaliero:
i Compagni di un giorno o partiti o venduti,
sembra si giri attorno a pochi sopravvissuti...
Proprio per questo ora io vorrei ascoltare
una voce che ancora incominci a cantare:
In un giorno d'ottobre, in terra boliviana,
con cento colpi è morto Ernesto "Che" Guevara...
Il terzo mondo piange, ognuno adesso sa
che "Che" Guevara è morto, forse non tornerà,
ma voi reazionari tremate, non sono finite le rivoluzioni
e voi, a decine, che usate parole diverse, le stesse prigioni,
da qualche parte un giorno, dove non si saprà,
dove non l'aspettate, il "Che" ritornerà,
da qualche parte un giorno, dove non si saprà,
dove non l'aspettate, il "Che" ritornerà !


Il sottufficiale Mario Terán fu l’esecutore.
La prima raffica venne sparata ad occhi chiusi con un mitra M-2 mentre le ultime parole del Che incitavano: “Spara, vigliacco, che stai per uccidere un uomo.”
Le gambe trivellate perdevano tantissimo sangue ma era pur sempre vivo.
La seconda raffica lo colpì ad un braccio, a una spalla ed il cuore.
Infine un sottufficiale e un soldato infierirono sul cadavere a terra, sparando.
Terminarono cosi i trentanove anni del Comandante Ernesto Che Guevara

Rapporto di autopsia (medici: José Martínez Osso e Moisés Abraham Baptista)
Età: circa 40 anni
Razza: bianca
Altezza: 1,73 m circa
Capelli: castani, ricci, barba e baffi ricci, sopracciglia folte
Naso: diritto
Labbra: sottili, bocca socchiusa con tracce di nicotina. Manca il premolare inferiore sinistro
Occhi: tendenti all'azzurro
Costituzione: normale
Estremità: piedi e mani in buono stato, con una cicatrice che copre quasi tutto il dorso della mano sinistra
Con le seguenti lesioni:
1) Ferita di pallottola nella regione della clavicola sinistra, con uscita nella regione scapolare dello stesso lato.
2) Ferita di pallottola nella regione della clavicola destra, con frattura di questa, senza uscita.
3) Ferita di pallottola nella regione costale destra, senza uscita.
4) Due ferite di pallottola nella regione costale laterale sinistra, con uscite nella regione dorsale.
5) Ferita di pallottola nella regione pettorale sinistra tra la 9a e la 10a costola, con uscita nella regione laterale dorsale sinistra.
6) Ferita di pallottola a un terzo della gamba destra.
7) Ferita di pallottola a un terzo del muscolo quadricipite femorale sinistro.
8) Ferita di pallottola al terzo inferiore dell'avambraccio destro, con frattura dell'ulna.

" Forza Compagni, all'erta, si deve andare avanti!
E avanti andammo sempre con le nostre bandiere e intonandole tutte quelle nostre chimere...”
Hasta siempre!
 
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