giovedì, aprile 13, 2006

Stagioni -Francesco Guccini



La musica può fare riflettere, sognare,capire e ricordare.
"Stagioni" è stata scritta nel 1999, riprendendo la musica e una strofa di una canzone abbozzata nel 1967, nei giorni immediatamente successivi all’uccisione di Ernesto Che Guevara. Il brano è incluso nell’album omonimo, "Stagioni", pubblicato nel 2000: si tratta del diciannovesimo lavoro discografico di Francesco Guccini, prodotto da Renzo Fantini e distribuito da EMI Italiana. Il disco è stato registrato nell’autunno del 1999.
E qualcosa negli anni terminò per davvero cozzando contro gli inganni del vivere giornaliero: i Compagni di un giorno o partiti o venduti, sembra si giri attorno a pochi sopravvissuti...Proprio per questo ora io vorrei ascoltare una voce che ancora incominci a cantare: In un giorno d'ottobre, in terra boliviana, con cento colpi è morto Ernesto "Che" Guevara...
Il testo della canzone "Stagioni" esprime il profondo turbamento provato dal giovane universitario Guccini alla notizia della tragica morte del Che, avvenuta a La Higuera (Bolivia) il 9 ottobre 1967 alle 13:10. Un autunno amaro, segnato dalla fine di un’illusione collettiva: con la sua morte, crollò una speranza fatta di protesta, ideali e coerenza. Un fulmine a ciel sereno per molti giovani, che vedevano in Che Guevara un modello a cui ispirarsi.
Il terzo mondo piange, ognuno adesso sa che "Che" Guevara è morto, forse non tornerà, ma voi reazionari tremate, non sono finite le rivoluzioni e voi, a decine, che usate parole diverse, le stesse prigioni, da qualche parte un giorno, dove non si saprà, dove non l'aspettate, il "Che" ritornerà, da qualche parte un giorno, dove non si saprà,dove non l'aspettate, il "Che" ritornerà !

Il sottufficiale boliviano Mario Terán fu incaricato di eseguire l’esecuzione di Ernesto "Che" Guevara, avvenuta il 9 ottobre 1967 in Bolivia. La prima raffica fu sparata con un mitra M2, a occhi chiusi. Le ultime parole del Che furono rivolte proprio al suo esecutore:"Spara, vigliacco. Stai per uccidere un uomo.".
Guevara fu colpito ripetutamente alle gambe, perdendo molto sangue, ma rimase cosciente. Una seconda raffica lo ferì a un braccio, alla spalla e infine al cuore. Dopo la sua morte, un altro sottufficiale e un soldato esplosero ulteriori colpi contro il suo corpo ormai esanime. Così si conclusero i 39 anni del Comandante Ernesto Che Guevara.
L’autopsia, redatta dai medici José Martínez Osso e Moisés Abraham Baptista, lo descriveva come un uomo di circa 40 anni, con caratteristiche fisiche dettagliate e numerose ferite da arma da fuoco. I proiettili avevano colpito clavicola, costole, braccia, gambe e torace, causando anche la frattura dell’ulna. Le lesioni documentate risultarono coerenti con i colpi ricevuti durante l’esecuzione, confermando quanto accaduto nei suoi ultimi istanti di vita.

Età: circa 40 anni
Razza: bianca
Altezza: 1,73 m circa
Capelli: castani, ricci, barba e baffi ricci, sopracciglia folte
Naso: diritto
Labbra: sottili, bocca socchiusa con tracce di nicotina. Manca il premolare inferiore sinistro
Occhi: tendenti all'azzurro
Costituzione: normale
Estremità: piedi e mani in buono stato, con una cicatrice che copre quasi tutto il dorso della mano sinistra
Con le seguenti lesioni:
1) Ferita di pallottola nella regione della clavicola sinistra, con uscita nella regione scapolare dello stesso lato.
2) Ferita di pallottola nella regione della clavicola destra, con frattura di questa, senza uscita.
3) Ferita di pallottola nella regione costale destra, senza uscita.
4) Due ferite di pallottola nella regione costale laterale sinistra, con uscite nella regione dorsale.
5) Ferita di pallottola nella regione pettorale sinistra tra la 9a e la 10a costola, con uscita nella regione laterale dorsale sinistra.
6) Ferita di pallottola a un terzo della gamba destra.
7) Ferita di pallottola a un terzo del muscolo quadricipite femorale sinistro.
8) Ferita di pallottola al terzo inferiore dell'avambraccio destro, con frattura dell'ulna.

Rapporto di autopsia (medici: José Martínez Osso e Moisés Abraham Baptista)

 
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