Ho sentito che da allora sei diventato grande comandante vittorioso e poi ministro che hai sfidato dittatori e per anni li hai beffati e che adesso tutto il mondo ti conosce. Ma a noi piace ripensare alla tua voglia di partire alla moto caricata all'impossibile agli scherzi di Alberto, alla sete di avventura è un bel modo per dire libertà
Nel testo di Transamerika si fa riferimento al leggendario viaggio che Ernesto Guevara intraprese in sella alla “Poderosa”, una moto Norton 500, insieme al suo grande amico Alberto Granado. Granado, laureato in farmacologia e scienze naturali, fu una figura fondamentale nella vita del "Che". I due partirono da Córdoba e attraversarono l’America Latina passando per l’Argentina, il Cile, il Perù e altri Paesi, percorrendo migliaia di chilometri. Da quell’esperienza nacque un diario dettagliato, che in seguito venne rielaborato da Guevara stesso in un libro. Proprio da questo testo è stato tratto il celebre film I diari della motocicletta. Il viaggio fu un mix di mappe, libri, sogni e guasti meccanici: la Poderosa ebbe numerose rotture, fino al momento in cui dovettero abbandonarla e proseguire a piedi.
Nonstante le cadute e le rotture del motore avete attraversato il continente e scroccato da mangiare e sofferto freddo e fame e abbandonato la moto in rottami. Hai parlato con gli indios rassegnati ed impassibili ai mineros dai polmoni avvelenati ai lebbrosi sepolti in ospedale giù all'inferno e li hai portati nel ricordo con te
Durante il percorso, tra una bevuta di mate, la tradizionale bevanda argentina tanto amata dal Che e incontri con la gente del posto, Guevara scoprì le profonde ferite sociali del continente. Conobbe la miseria degli indios, le condizioni disumane dei minatori, la sofferenza dei lebbrosi. Un’esperienza che segnerà profondamente la sua visione politica e umana. Divenuto comandante e figura chiave della rivoluzione cubana, e in seguito anche ministro, il Che sarà catturato in Bolivia, dove troverà la morte. La canzone dei Modena City Ramblers si chiude con un augurio potente: che possa nascere un nuovo Che, pronto a intraprendere un nuovo viaggio di giustizia e libertà. "Il Che vive."
●FILM REBEL
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