Auschwitz di Francesco Guccini: significato, analisi e memoria della Shoah
La musica può fare riflettere, sognare,capire e ricordare.
Tra le canzoni più intense della musica italiana, “Auschwitz” di Francesco Guccini occupa un posto unico. Scritta nel 1966, è conosciuta anche come “Canzone del bambino nel vento” ed è diventata uno dei simboli della memoria della Shoah e della riflessione civile contro la guerra e l’odio.
Guccini riesce a unire poesia, denuncia e memoria storica, mantenendo intatta, ancora oggi, la forza emotiva e universale del brano.
Son morto con altri cento Son morto ch'ero bambino Passato per il camino E adesso sono nel vento, E adesso sono nel vento. Ad Auschwitz c’era la neve Il fumo saliva lento Nel freddo giorno d’inverno E adesso sono nel vento, E adesso sono nel vento.
“Auschwitz” nasce come riflessione sul genocidio degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, ma si estende a una condanna universale di ogni forma di violenza e disumanità.
La voce narrante è quella di un bambino morto nel campo di concentramento di Auschwitz, che parla “dal vento”, simbolo della memoria che non si cancella.
La forza della canzone sta nella sua capacità di far parlare la vittima.
Il bambino rappresenta non solo i milioni di ebrei sterminati, ma ogni innocente travolto dalla brutalità della guerra e dell’odio.
Uno dei temi centrali è la memoria come responsabilità: ricordare diventa un dovere morale, affinché la storia non si ripeta.
Guccini non si limita a raccontare, ma interroga l’umanità.
Io chiedo come può l’uomo Uccidere un suo fratello Eppure siamo a milioni In polvere qui nel vento,In polvere qui nel vento Ancora tuona il cannone Ancora non è contenta Di sangue la bestia umana
Il ritmo calmo, quasi infantile, contrasta con la durezza del testo, rendendo il messaggio ancora più potente.
Guccini ci mostra come la musica possa essere memoria e impegno civile, una forma d’arte capace di trasformare la tragedia in riflessione collettiva.
La canzone invita a non dimenticare, a resistere all'indifferenza e a riconoscere l’umanità anche nel dolore.
La canzone invita a non dimenticare, a resistere all'indifferenza e a riconoscere l’umanità anche nel dolore.
●COVER
- 1992 Nomadi nell'album Ma che film la vita (Live)
- 2000 Equipe 84 nell'album Equipe 84
- 2003 Alice nell'album Viaggio in Italia
- 2005 Modena City Ramblers Appunti Partigiani
- 2019 Elisa nell'album Note di Viaggio Capitolo 1
●FILM REBEL
Titolo Schindler's List
Anno 1993
Durata
3h 17min
Età
VM14
Regista Steven Spielberg
Cast
Liam Neeson
Oskar Schindler
Ben Kingsley
Itzhak Stern
Ralph Fiennes
Amon Göth
Caroline Goodall
Emilie Schindler
Jonathan Sagall
Poldek Pfefferberg
Embeth Davidtz
Helen Hirsch
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