mercoledì, marzo 08, 2006

Cupe vampe - C.S.I.



La musica può fare riflettere, sognare,capire e ricordare.
"Cupe Vampe" è una canzone dei C.S.I. (Consorzio Suonatori Indipendenti), pubblicata nel gennaio 1996. Il brano fa parte dell'album Linea Gotica, considerato da molti il capolavoro della band.
La canzone racconta la feroce guerra in Jugoslavia.
La voce malinconica di Giovanni Lindo Ferretti trasmette tutto il dolore del conflitto. Il testo descrive l'assedio di Sarajevo e la distruzione della sua biblioteca, custode di preziosi codici medievali portati dagli ebrei sefarditi in fuga dalla Spagna.
Brucia la biblioteca, i libri scritti e ricopiati a mano che gli Ebrei Sefarditi portano a Sarajevo in fuga dalla Spagna. S'alzano i roghi al cielo. S'alzano i roghi in cupe vampe brucia la biblioteca degli Slavi del Sud, europei dei Balcani bruciano i libri, possibili percorsi, le mappe e le memorie, l'aiuto degli altri. S'alzano i roghi al cielo.
 
Le immagini evocate sono potenti: roghi che si innalzano al cielo, divorando libri, memorie e la speranza di una convivenza pacifica.
Ci fottono i preti, i pope e i mullah l'ONU, la NATO, la civiltà. Bella la vita dentro un catino bersaglio mobile di ogni cecchino. Bella la vita a Sarajevo città questa è la favola della viltà

Anni di guerra, morti e feriti.
Sarajevo viene bombardata da fazioni opposte. Il conflitto attraversa le strade della città, e tra le rovine nasce la figura del cecchino.
Il suo bersaglio: la popolazione, intrappolata in un vortice di violenza e caos.
Una guerra razziale e religiosa, legata a quella parola agghiacciante: "pulizia etnica".
Donne stuprate, massacri, stermini, perpetrati da uomini che per primi hanno bruciato libri. Perché dove non c'è rispetto per la cultura, non c'è neanche rispetto per la vita.

"Bella la vita dentro un catino, bersaglio mobile d’ogni cecchino".


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