La musica può fare riflettere, sognare,capire e ricordare.
Questa canzone “Cupe vampe” cantata dai C.S.I. parla della feroce guerra in Jugoslavia.
La voce triste di Giovanni Lindo Ferretti ti mette in condizione di sentire tutto il dolore della guerra.
Di colpo si fa notte e s'incunea a crudo il freddo
La città trema
Livida trema
Brucia la biblioteca, i libri scritti e ricopiati a mano
Che gli Ebrei Sefarditi portano a Sarajevo in fuga dalla Spagna S'alzano i roghi al cielo
S'alzano i roghi in cupe vampe
Brucia la biblioteca degli Slavi del Sud, europei dei Balcani
Bruciano i libri, possibili percorsi, le mappe e le memorie, l'aiuto degli altri
S'alzano i roghi al cielo
S'alzano i roghi in cupe vampe
S'alzano gli occhi al cielo
S'alzano i roghi in cupe vampe
S'alzano gli occhi al cielo
S'alzano i roghi in cupe vampe
S'alzano i roghi al cielo
S'alzano i roghi in cupe vampe
Di colpo si fa notte e s'incunea a crudo il freddo
La città trema
Come creatura... Cupe vampe, livide stanze
Occhio cecchino, etnico assassino
Alto il sole, sete e sudore
Piena la luna, nessuna fortuna
Ci fotte la guerra che armi non ha
Ci fotte la pace che ammazza
quà e là
Ci fottono i preti, i pope e i mullah
L'ONU, la NATO, la civiltà
Bella la vita dentro un catino
Bersaglio mobile di ogni cecchino
Bella la vita a Sarajevo città
Questa è la favola della viltà
Anni di guerra, di morti e feriti.
La città di Sarajevo viene bombardata da schieramenti diversi.
Il conflitto attraversa le vie della città.
Ed è proprio tra le rovine che nasce il personaggio del cecchino.
I bersaglio : la popolazione, oramai in una sempre più enorme confusione di fazioni.
Guerra razziale,religiosa che fa rima con quella triste parola “pulizia etnica”.
Donne stuprate, massacri, stermini da uomini che per primi hanno bruciato libri. Perché dove non c’è rispetto della cultura, non ce n’è neanche per gli esseri viventi.
“Bella la vita dentro un catino, bersaglio mobile d’ ogni cecchino”.
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