Iqbal Masih è stato un bambino pakistano diventato simbolo mondiale della lotta contro lo sfruttamento minorile. Cresciuto in una famiglia poverissima, fu venduto a soli quattro anni a un fabbricante di tappeti per saldare un debito familiare. Da quel momento, visse in condizioni disumane: lavorava incatenato per oltre dieci ore al giorno, subendo maltrattamenti e malnutrizione, con gravi conseguenze sulla sua salute. Nel 1992, riuscì a fuggire e si unì al Bonded Labour Liberation Front, un’organizzazione impegnata contro il lavoro forzato. In breve tempo, Iqbal divenne un attivista coraggioso, partecipando a manifestazioni e conferenze in tutto il mondo, dove raccontava la sua storia e denunciava lo sfruttamento dei bambini, sottolineando il valore dell’istruzione. Nel 1995, a soli 12 anni, fu assassinato mentre era in bicicletta. Le circostanze della sua morte restano misteriose, ma molti credono che dietro ci fosse la “mafia dei tappeti”, colpita dalle sue denunce. Nonostante la giovane età, Iqbal ha lasciato un’eredità profonda. Dopo la sua morte, la questione del lavoro minorile ha ricevuto maggiore attenzione a livello globale.
https://it.wikipedia.org/wiki/Iqbal_MasihIqbal Masih con Riccardo Michelucci
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