domenica, dicembre 08, 2024

Malarazza-Domenico Modugno



La musica può fare riflettere, sognare,capire e ricordare.
"Malarazza" è una canzone interpretata da Domenico Modugno, uno dei più grandi cantanti e compositori italiani, noto soprattutto per il suo successo internazionale "Volare" (Nel Blu Dipinto Di Blu). "Malarazza" è una canzone ispirata a un sonetto anonimo siciliano del Settecento, noto come Lamento di un servo ad un Santo crocifisso. Questo testo fu pubblicato nel 1857 dal marchese Lionardo Vigo Calanna nella sua raccolta di canti popolari siciliani, che mirava a preservare la tradizione orale della Sicilia. 
Il componimento era stato riscoperto negli anni '70 da il drammaturgo, attore, regista, scrittore e pittore italiano, Dario Fo.
Nu servu tempu fa d’intra na piazza Prigava a Cristu in cruci e ci dicia: “Cristu, lu mi padroni mi strapazza mi tratta comu un cani pi la via. Si pigghia tuttu cu la sua manazza Mancu la vita mia dici che è mia Distruggila Gesù sta malarazza! Distruggila Gesù fallu pi mmia! …fallu pi mia!” Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastoni e tira fora li denti! Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastoni e tira fora li denti! E Cristu m’arrispunni dalla cruci: “Forsi si so spizzati li to vrazza? Cu voli la giustizia si la fazza! Nisciuni ormai chiù la farà pi ttia! Si tu si un uomo e nun si testa pazza, ascolta beni sta sentenzia mia, ca iu ‘nchiodatu in cruci nun saria s’avissi fattu ciò ca dicu a ttia. Ca iù ‘inchiadatu in cruci nun saria!” Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastoni e tira fora li denti! Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastoni e tira fora li denti!
[Traduzione] Un servo tempo fa dentro una piazza Pregava Cristo in croce e gli diceva: “Cristo, il mio padrone mi strapazza Mi tratta come un cane per la strada. Si prende tutto con la sua manaccia, Neanche la vita mia dice che è mia, Distruggila Gesù 'sta malarazza! Distruggila Gesù, fallo per me! ...fallo per me!” Tu ti lamenti, ma di che ti lamenti? Prendi un bastone e tira fuori i denti! Tu ti lamenti, ma di che ti lamenti? Prendi un bastone e tira fuori i denti! E Cristo gli risponde dalla croce: “Forse che ti si son rotte le braccia? Chi vuole la giustizia, se la faccia! Nessuno più oramai la farà per te! Se tu sei un uomo e non sei testa pazza, Ascolta bene quel che ti ho da dire, Ché io inchiodato in croce non sarei Se avessi fatto quel che dico a te. Ché io inchiodato in croce non sarei!” Tu ti lamenti, ma di che ti lamenti? Prendi un bastone e tira fuori i denti! Tu ti lamenti, ma di che ti lamenti? Prendi un bastone e tira fuori i denti!

Il termine "malarazza" è una parola del dialetto siciliano che si traduce letteralmente come "cattiva razza" ed indica una persona o un gruppo di persone malvagie, oppressive o ingiuste. Il testo, in dialetto siciliano, narra la storia di un servo maltrattato e picchiato da un padrone prepotente e oppressore. Disperato, il servo si rivolge a Gesù, implorando giustizia. La risposta di Gesù, tuttavia, lo esorta all'autodeterminazione: se vuole giustizia, deve combattere e difendersi da solo, poiché nessuno lo farà al posto suo. La canzone denuncia le ingiustizie e la disperazione di chi vive oppresso da un destino infelice, intrappolato in una realtà di povertà e disuguaglianza e combina una forte denuncia sociale con un messaggio di lotta e resistenza.

Ascolta su Spotify 


COVER

  • Roy Paci nell'album Parola d'onore 2005
  • Ginevra Di Marco  nell'album Stazioni lunari prende terra a puerto libre 2006




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