lunedì, gennaio 04, 2021

Io sono l'altro - Niccolò Fabi

 
La musica può fare riflettere, sognare,capire e ricordare. Io sono l'altro di Niccolò Fabi è una canzone pubblicata nel 2020 inclusa nel disco Tradizione e tradimento. Il testo profondo e la musica di grande intensità permette al brano di vincere nel 2019 il premio Amnesty International.

Io sono l'altro Sono quello che spaventa Sono quello che ti dorme nella stanza accanto. Io sono l'altro Puoi trovarmi nello specchio La tua immagine riflessa, il contrario di te stesso. Io sono l'altro Sono l'ombra del tuo corpo Sono l'ombra del tuo mondo Quello che fa il lavoro sporco Al tuo posto. Sono quello che ti anticipa al parcheggio E ti ritarda la partenza, Il marito della donna di cui ti sei innamorato Sono quello che hanno assunto quando ti hanno licenziato. Quello che dorme sui cartoni alla stazione Sono il nero sul barcone, Sono quello che ti sembra più sereno Perché è nato fortunato o solo perché ha vent'anni in meno. Quelli che vedi sono solo i miei vestiti Adesso facci un giro e poi mi dici. E poi Io sono il velo Che copre il viso delle donne Ogni scelta o posizione che non si comprende. Io sono l'altro Quello che il tuo stesso mare Lo vede dalla riva opposta Io sono tuo fratello, quello bello. Sono il chirurgo che ti opera domani Quello che guida mentre dormi Quello che urla come un pazzo e ti sta seduto accanto Il donatore che aspettavi per il tuo trapianto. Sono il padre del bambino Handicappato che sta in classe con tuo figlio Il direttore della banca dove hai domandato un fido Quello che è stato condannato Il presidente del consiglio. Quelli che vedi sono solo i miei vestiti Adesso vacci a fare un giro E poi mi dici. E poi mi dici Mi dici Poi poi mi dici Poi poi mi dici Poi poi Mi dici 


Nicolo Fabi nel testo sottolinea l’importanza dell’empatia e dell’accettazione delle differenze. Non parla del diverso in senso strettamente etnico o religioso, ma di ogni altro che è il potenziale responsabile della nostra salvezza come della nostra infelicità, così come reciprocamente noi lo siamo della sua. E’ una riflessione sull' importanza dell’ empatia, sul altro, sull' diverso in un tempo in cui si tende a preferire egoismo e chiusura rispetto alla comprensione e alla conoscenza dell’ altro. 

 
 




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