La musica può fare riflettere, sognare,capire e ricordare.
La canzone "Io sono l'altro" di Niccolò Fabi, pubblicata nel 2019 come primo singolo dell'album Tradizione e Tradimento.
Il testo profondo e la musica di grande
intensità permette al brano di vincere nello stesso anno il premio Amnesty International.
"Quello che dorme sui cartoni alla stazione sono il nero sul barcone, sono quello che ti sembra più sereno perché è nato fortunato o solo perché ha vent'anni in meno. Quelli che vedi sono solo i miei vestiti Adesso facci un giro e poi mi dici"
Nicolo Fabi nel testo sottolinea l’importanza dell’empatia e dell’accettazione delle differenze. Non parla del diverso in senso strettamente etnico o religioso, ma di ogni altro che è il potenziale responsabile della nostra salvezza come della nostra infelicità, così come reciprocamente noi lo siamo della sua.
E’ una riflessione sull' importanza dell’ empatia, sul altro, sull' diverso in un tempo in cui si tende a preferire egoismo e chiusura rispetto alla comprensione e alla conoscenza dell’ altro.
Io sono l'altro sono quello che spaventa sono quello che ti dorme nella stanza accanto. Io sono l'altro puoi trovarmi nello specchio la tua immagine riflessa, il contrario di te stesso. Io sono l'altro sono l'ombra del tuo corpo sono l'ombra del tuo mondo quello che fa il lavoro sporco al tuo posto.
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