La musica può fare riflettere, sognare,capire e ricordare
La canzone Spaghetti Western dei Baustelle, estratta dall'album Amen pubblicato il 1° febbraio 2008 da Warner Music, prende ispirazione dall'immaginario cinematografico dei film spaghetti western di Sergio Leone, rivisitandolo con una profonda chiave sociale.
"Ti spacco la faccia con un calcio E poi ti mando al creatore" Disse l'uomo bianco al magrebino sporco "Te la spacco in due" Poi gli sputò sul muso e "cosa avete da guardare?"
Se nei film di Leone a dominare la scena erano la polvere e i duelli tra pistoleri, nel "western" contemporaneo raccontato dai Baustelle il panorama è quello dei campi di pomodori a Foggia: un simbolo eloquente del lavoro sfruttato, precario e disumanizzante che segna l'Italia di oggi.
"se vuoi lavorare" disse il caporale a un altro disperato "porta la tua donna che la scopa il capo se vuoi lavorare" poi prese il cellulare sputò a terra e ritornò alla jeep
Gli "imprenditori" moderni assumono il ruolo di spietati pistoleri del capitalismo, pronti a giocare con le disgrazie altrui per massimizzare i profitti. In questo contesto, la morte o lo sfruttamento di un lavoratore diventano incidenti trascurabili: la disperazione è talmente diffusa che ci sarà sempre qualcuno pronto a prendere il posto lasciato vacante.
Tanti messicani in un deserto a Foggia e pochi pistoleri fanno sì che i nostri maccheroni al sugo restino i migliori ogni tanto il tonfo di una spranga i cani scappan via
La traccia Spaghetti Western, nascosta come ghost track nel quarto disco della band toscana, sorprende per la sua forza narrativa e qualità musicale. Il fischio evocativo di Alessandro Alessandroni, leggendario collaboratore di Ennio Morricone, arricchisce il brano con un tocco suggestivo e magnetico, rendendolo un omaggio affascinante e al tempo stesso critico nei confronti della società contemporanea.
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