La musica può fare riflettere, sognare,capire e ricordare.
"I segni sulla pelle" della Casa del vento descrive i fatti accaduti alla scuola Diaz di Genova il 21 Luglio 2001. Vengono pestati i presenti, devastati locali e strutture tutto per nascondere le loro “bugie”.
Ricorda di una notte in una scuola
che piena di pacifiche persone
avevano soltanto quella colpa
di credere in un mondo un po’ migliore
braccati in ogni stanza e per le scale
picchiati come prede da scannare
lasciati al pavimento a far vedere
che cosa un manganello può lasciare
trovarono bottiglie e dei bastoni
ragione che li fece caricare
ma noi avevamo solo dei pensieri
e loro le bugie da mascherare
i segni sulla pelle bruciano ancora
nella mia mente bruciano ancora…
coi tagli,gli occhi pesti e le ossa rotte
noi non lo abbiamo mai dimenticato
si spensero le luci del diritto
per una interruzione dello stato
ragazze poi ragazzi a Bolzaneto
mischiavano il mio sangue col sudore
in cinque,dieci,venti scatenati
sapeva di ventennio il loro odore
levati a forza e dopo trascinati
si presero i feriti in ospedale
lasciandogli dei segni sulla pelle
qualcosa di profondo che fa male
i segni sulla pelle bruciano ancora
nella mia mente bruciano ancora…
e allora tu non puoi dimenticare
il soffio del respiro soffocato
l’idea di resistenza e ribellione
e del suo fiore che hanno calpestato
e noi che non portiamo una divisa
vogliamo camminare nel futuro
e noi che non vestiamo tutti uguali
noi non saremo servi di nessuno
i segni sulla pelle bruciano ancora
nella mia mente bruciano ancora…
....Tutti gli occupanti furono arrestati e la maggior parte picchiata, sebbene non avessero opposto alcuna resistenza. I giornalisti accorsi alla scuola Diaz videro decine di persone portate fuori in barella. La portavoce della Questura dichiara, in una conferenza stampa, che 63 di essi avevano pregresse ferite e contusioni e mostra il materiale sequestrato, ma senza dare risposte agli interrogativi della stampa.Uno degli arrestati resterà in coma per due giorni. Le immagini delle riprese mostrano muri e pavimenti sporchi di sangue. A nessuno degli arrestati viene comunicato di essere in arresto, né i reati dei quali sarebbe accusato. Molti di loro scopriranno solo in ospedale (a volte attraverso i giornali) di essere stati arrestati per associazione a delinquere finalizzata alla devastazione e al saccheggio (gli arrestati però non si conoscevano tra di loro), resistenza aggravata e porto d'armi. Dei 63 feriti, tre avranno prognosi riservata: la studentessa tedesca ventottenne di archeologia Melanie Jonasch (che presentava trauma cranico cerebrale con frattura della rocca petrosa sinistra, ematomi cranici vari, policontusioni al dorso, spalla e arto superiore destro, frattura della mastoide sinistra, ematomi alla schiena e alle natiche), il tedesco Karl Wolfgang Baro (che presentava trauma cranico con emorragia venosa) e il giornalista inglese Mark Covell (che presentava perforazione del polmone, trauma emitorace, spalla e omero e trauma cranico, oltre alla perdita di 10 denti, e il cui pestaggio, avvenuto a metà strada tra le due scuole….)
« La più grave sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale. »
Amnesty International
●FILM REBEL
Titolo Diaz
Anno 2012
Durata 2h 7min
Età T
Regista Daniele Vicari
Cast Claudio Santamaria Max Flamini Jennifer Ulrich Alma Koch Elio Germano Luca Gualtieri Davide Iacopini Marco Ralph Amoussou Etienne Fabrizio Rongione Nick Janssen
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