"Il mio nemico" è un singolo del cantautore italiano Daniele Silvestri, pubblicato nel 2002 come terzo estratto dal suo quinto album in studio, Unò-dué. Nato a Roma il 18 agosto 1968, Daniele Silvestri è uno dei cantautori più apprezzati della scena musicale italiana. Le sue canzoni si distinguono per l’impegno sociale, l'ironia tagliente e uno stile che, in alcuni tratti, richiama quello di Fabrizio De André. Proprio a De André, infatti, Silvestri rende omaggio in Il mio nemico, citando uno dei suoi brani più celebri, La guerra di Piero ("Sparagli, Piero, sparagli ora").
Finché sei in tempo tira e non sbagliare mira probabilmente il bersaglio che vedi è solo l'abbaglio di chi da dietro spera che tu ci provi ancora perché poi gira e rigira gli serve solo una scusa la fregatura è che è sempre un altro che paga e c'è qualcuno che indaga per estirpare la piaga però chissà come mai qualsiasi cosa accada nel palazzo lontano nessuno fa una piega serve una testa che cada e poi chissenefrega la prima testa di cazzo trovata per strada
Il ritornello della canzone colpisce per la forza delle parole e la denuncia sottesa:
Il mio nemico non ha divisa,ama le armi ma non le usa,nella fondina tiene le carte Visa e quando uccide non chiede scusa.
Un testo incisivo e attuale, che invita alla riflessione sul concetto di potere e sulle forme moderne di conflitto.
Una canzone come “Il mio nemico” è figlia degli eventi: l’ho scritta dopo Genova, ho continuato a lavorarci quando è scoppiata la guerra. Il confronto con l’attualità è stato costante, più che in passato perché credo che più che in passato ci sia la necessità di riflettere, di essere sinceri, di raccontare quello che davvero ci sta a cuore, sia in una dimensione collettiva che in una personale. Cerco di far convivere questi due aspetti nelle mie canzoni; era naturale che quello più rivolto verso l’esterno prendesse il sopravvento in certi momenti.
Daniele Silvestri
"Il mio nemico" di Daniele Silvestri ha vinto la prima edizione (2003) del Premio Amnesty Italia. La giuria del premio composta da critici musicali, rappresentanti di Amnesty International e Voci per la Libertà ha scelto questa canzone per le parole evocative ed emozionanti che puntano l’attenzione su numerose tematiche connesse alle violazioni dei Diritti Umani.
"…Io ho avuto la fortuna di ricevere molti premi nella mia carriera non lunghissima, forse ho preso più premi di quanti dischi ho venduto. Non l’ho detto mai, questa volta quindi lo posso dire, questo è il primo che in qualche modo sento di non meritare o almeno che mi piace talmente tanto riceverlo da non sentirmi davvero così meritevole. Spero che lo sia stata almeno la canzone, perché è una delle canzoni a cui tengo di più da quando ho iniziato a fare questo lavoro. Sono davvero contento che abbia vinto quella canzone questo premio. Grazie."
Daniele Silvestri .
Con il primo album Daniele Silvestri si aggiudica la Targa Tenco.
L'anno dopo è al Festival di Sanremo con “L'uomo col megafono” seguito dal singolo “Le cose in comune” che si aggiudica un'altra Targa Tenco ed ambedue i singoli sono inseriti nell'album Prima di essere un uomo (1995). Nel 1999 ottiene il Premio della Critica al Festival di Sanremo con "Aria".
Nel 2002 partecipa a Sanremo con "Salirò" e vince nuovamente il Premio della critica.
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