mercoledì, luglio 18, 2007

Il mio nemico-Daniele Silvestri



La musica può fare riflettere, sognare,capire e ricordare. Daniele Silvestri (nato a Roma il 18 agosto 1968) è uno dei cantautori più stimati del nostro tempo. Scrive canzoni di forte impegno sociale e al tempo stesso è ironico e alle volte molto simile nei testi a Fabrizio De Andrè che in questa canzone viene citato con una delle sue canzoni più belle e famose (sparagli Piero, sparagli ora). Incisive le parole di Daniele Silvestri nel ritornello di “Il mio nemico”, ("Il mio nemico non ha divisa, ama le armi ma non le usa, nella fondina tiene le carte Visa e quando uccide non chiede scusa") 

Una canzone come “Il mio nemico” è figlia degli eventi: l’ho scritta dopo Genova, ho continuato a lavorarci quando è scoppiata la guerra. Il confronto con l’attualità è stato costante, più che in passato perché credo che più che in passato ci sia la necessità di riflettere, di essere sinceri, di raccontare quello che davvero ci sta a cuore, sia in una dimensione collettiva che in una personale. Cerco di far convivere questi due aspetti nelle mie canzoni; era naturale che quello più rivolto verso l’esterno prendesse il sopravvento in certi momenti. 
Daniele Silvestri


Finché sei in tempo tira e non sbagliare mira probabilmente il bersaglio che vedi è solo l'abbaglio di chi da dietro spera che tu ci provi ancora perché poi gira e rigira gli serve solo una scusa la fregatura è che è sempre un altro che paga e c'è qualcuno che indaga per estirpare la piaga però chissà come mai qualsiasi cosa accada nel palazzo lontano nessuno fa una piega serve una testa che cada e poi chissenefrega la prima testa di cazzo trovata per strada serve una testa che cada e poi chissenefrega la prima testa di cazzo trovata per strada se vuoi tirare tira ma non sbagliare mira probabilmente il bersaglio che vedi è solo l'abbaglio di chi da dietro giura che ha la coscienza pura ma sotto quella vernice ci sono squallide mura la dittatura c'è ma non si sa dove sta non si vede da qua, non si vede da qua la dittatura c'è ma non si sa dove sta non si vede da qua, non si vede da qua il mio nemico non ha divisa ama le armi ma non le usa nella fondina tiene le carte visa e quando uccide non chiede scusa il mio nemico non ha divisa ama le armi ma non le usa nella fondina tiene le carte visa e quando uccide non chiede scusa e se non hai morale e se non hai passione se nessun dubbio ti assale perché la sola ragione che ti interessa avere è una ragione sociale soprattutto se hai qualche dannata guerra da fare non farla nel mio nome non farla nel mio nome che non hai mai domandato la mia autorizzazione se ti difenderai non farlo nel mio nome che non hai mai domandato la mia opinione finché sei in tempo tira e non sbagliare mira (sparagli Piero, sparagli ora) finché sei in tempo tira e non sbagliare mira (sparagli Piero, sparagli ora) il mio nemico non ha divisa ama le armi ma non le usa nella fondina tiene le carte visa e quando uccide non chiede scusa il mio nemico non ha divisa ama le armi ma non le usa nella fondina tiene le carte visa e quando uccide non chiede scusa il mio nemico non ha nome non ha nemmeno religione e il potere non lo logora il potere non lo logora il mio nemico mi somiglia è come me lui ama la famiglia e per questo piglia più di ciò che da e non sbaglierà ma se sbaglia un altro pagherà e il potere non lo logora il potere non lo logora


"Il mio nemico" di Daniele Silvestri ha vinto la prima edizione (2003) del Premio Amnesty Italia. La giuria del premio composta da critici musicali, rappresentanti di Amnesty International e Voci per la Libertà ha scelto questa canzone per le parole evocative ed emozionanti che puntano l’attenzione su numerose tematiche connesse alle violazioni dei Diritti Umani. 

"…Io ho avuto la fortuna di ricevere molti premi nella mia carriera non lunghissima, forse ho preso più premi di quanti dischi ho venduto. Non l’ho detto mai, questa volta quindi lo posso dire, questo è il primo che in qualche modo sento di non meritare o almeno che mi piace talmente tanto riceverlo da non sentirmi davvero così meritevole. Spero che lo sia stata almeno la canzone, perché è una delle canzoni a cui tengo di più da quando ho iniziato a fare questo lavoro. Sono davvero contento che abbia vinto quella canzone questo premio. Grazie." 
Daniele Silvestri .

Con il primo album Daniele Silvestri si aggiudica la Targa Tenco.
L'anno dopo è al Festival di Sanremo con “L'uomo col megafono” seguito dal singolo “Le cose in comune” che si aggiudica un'altra Targa Tenco ed ambedue i singoli sono inseriti nell'album Prima di essere un uomo (1995). Nel 1999 ottiene il Premio della Critica al Festival di Sanremo con "Aria".
Nel 2002 partecipa a Sanremo con "Salirò" e vince nuovamente il Premio della critica.

Nessun commento:

Posta un commento