venerdì, aprile 20, 2007

Io no – Cisco e La Casa del Vento

 
La musica fa sognare, capire e ricordare.
Questa canzone “Io no” cantata dalla Casa del vento ha come tema la coerenza.Mi ricorda i versi dedicati agli ignavi nel Canto III dell’Inferno di Dante:

«Questo misero modo tegnon l'anime triste di coloro che visser sanza 'nfamia e sanza lodo Mischiate sono a quel cattivo coro de li angeli che non furon ribelli né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro Caccianli i ciel per non esser men belli, né lo profondo inferno li riceve, ch'alcuna gloria i rei avrebber d'elli». E io: «Maestro, che è tanto greve a lor che lamentar li fa sì forte?». Rispuose: «Dicerolti molto breve Questi non hanno speranza di morte e la lor cieca vita è tanto bassa, che 'nvidiosi son d'ogne altra sorte Fama di loro il mondo esser non lassa; misericordia e giustizia li sdegna: non ragioniam di lor, ma guarda e passa». E io, che riguardai, vidi una 'nsegna che girando correva tanto ratta, che d'ogne posa mi parea indegna; e dietro le venìa sì lunga tratta di gente, ch'i' non averei creduto.


A chi non è mai capitato di ritrovarsi a contatto con i classici “ignavi danteschi”, quelli che la propria ideologia o la propria dignità svendono in cambio di pochi spiccioli o per un favore o per quant’altro, correndo dietro alla propria ‘nsegna. Questi forse, non sono i tempi adeguati per fare discorsi del genere, poiché i primi maestri in quest’arte sono i nostri politici, senza parlare di chi fa spettacolo. Un ministero, un lavoro alla figlia, una volta a sinistra, una volta a destra. Tutti corrono dietro la prima ‘nsegna per non schierarsi e per trarne profitto. Credo sia molto difficile essere coerenti con le proprie convinzioni, in ambito lavorativo e nella vita di tutti i giorni. Ma è uno sforzo che bisogna fare sempre se vogliamo un mondo migliore.

Io no, io no Non scivolerò Dietro la tua ombra che non aspetta Io no, io no Io non striscerò Ai piedi di chi non sa e non rispetta. Avrò visioni da contestare Ho un passo netto ed irriverente Non guardo avanti in modo lineare Sono soltanto più delirante. Io no, io no Non ruffianerò Malgrado mi scappi qualche sorriso Io no, io no Non saluterò Quel culo che ride che porti al viso. Non ho pensieri da commerciare E non tacciatemi di cinismo Né sentimenti da barattare Ho solo un sacco di scetticismo. Io no, io no Io non mi fermerò Io no, io no Non mi deluderò Io no, io no Io non mi fermerò Io no, io no Non mi deluderò. Io no, io no Non mi abbasserò Ho membra ricurve di già abbastanza Io no, io no Io non leccherò Non merito affatto la sudditanza. Non chiederò il tuo aiuto e allora Tu che ti senti così superiore Non sono perso affatto ancora Ho ancora fiato per provare. Io no, io no Io non mollerò Anche se è probabile che io perda Io no, io no Io non svenderò La mia integrità in mezzo a questa merda. Andrò in un senso che va al contrario E non chiamatemi insofferente Così diverso è il mio immaginario Così lontano è questo presente. Io no, io no Io non mi fermerò Io no, io no Non mi deluderò Io no, io no Io non mi fermerò Io no, io no Non mi deluderò Io no, io no Io non mi venderò Io no, io no Non mi deluderò Io no, io no Io non mi venderò Io no, io no Non mi deluderò. 
 

 

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