La musica fa sognare, capire e ricordare.
Questa canzone “Io no” cantata dalla Casa del vento ha come tema la coerenza.Mi ricorda i versi dedicati agli ignavi nel Canto III dell’Inferno di Dante:
«Questo misero modo
tegnon l'anime triste di coloro
che visser sanza 'nfamia e sanza lodo
Mischiate sono a quel cattivo coro
de li angeli che non furon ribelli
né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro
Caccianli i ciel per non esser men belli,
né lo profondo inferno li riceve,
ch'alcuna gloria i rei avrebber d'elli».
E io: «Maestro, che è tanto greve
a lor che lamentar li fa sì forte?».
Rispuose: «Dicerolti molto breve
Questi non hanno speranza di morte
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che 'nvidiosi son d'ogne altra sorte
Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa».
E io, che riguardai, vidi una 'nsegna
che girando correva tanto ratta,
che d'ogne posa mi parea indegna;
e dietro le venìa sì lunga tratta
di gente, ch'i' non averei creduto.
A chi non è mai capitato di ritrovarsi a contatto con i classici “ignavi danteschi”, quelli che la propria ideologia o la propria dignità svendono in cambio di pochi spiccioli o per un favore o per quant’altro, correndo dietro alla propria ‘nsegna. Questi forse, non sono i tempi adeguati per fare discorsi del genere, poiché i primi maestri in quest’arte sono i nostri politici, senza parlare di chi fa spettacolo. Un ministero, un lavoro alla figlia, una volta a sinistra, una volta a destra. Tutti corrono dietro la prima ‘nsegna per non schierarsi e per trarne profitto. Credo sia molto difficile essere coerenti con le proprie convinzioni, in ambito lavorativo e nella vita di tutti i giorni. Ma è uno sforzo che bisogna fare sempre se vogliamo un mondo migliore.
Io no, io no
Non scivolerò
Dietro la tua ombra che non aspetta
Io no, io no
Io non striscerò
Ai piedi di chi non sa e non rispetta.
Avrò visioni da contestare
Ho un passo netto ed irriverente
Non guardo avanti in modo lineare
Sono soltanto più delirante.
Io no, io no
Non ruffianerò
Malgrado mi scappi qualche sorriso
Io no, io no
Non saluterò
Quel culo che ride che porti al viso.
Non ho pensieri da commerciare
E non tacciatemi di cinismo
Né sentimenti da barattare Ho solo un sacco di scetticismo.
Io no, io no
Io non mi fermerò
Io no, io no
Non mi deluderò
Io no, io no
Io non mi fermerò
Io no, io no
Non mi deluderò.
Io no, io no
Non mi abbasserò
Ho membra ricurve di già abbastanza
Io no, io no
Io non leccherò
Non merito affatto la sudditanza.
Non chiederò il tuo aiuto e allora
Tu che ti senti così superiore
Non sono perso affatto ancora
Ho ancora fiato per provare.
Io no, io no Io non mollerò
Anche se è probabile che io perda
Io no, io no
Io non svenderò
La mia integrità in mezzo a questa merda.
Andrò in un senso che va al contrario
E non chiamatemi insofferente
Così diverso è il mio immaginario
Così lontano è questo presente.
Io no, io no
Io non mi fermerò
Io no, io no
Non mi deluderò Io no, io no
Io non mi fermerò
Io no, io no
Non mi deluderò
Io no, io no
Io non mi venderò
Io no, io no
Non mi deluderò
Io no, io no
Io non mi venderò
Io no, io no
Non mi deluderò.
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