martedì, agosto 05, 2025

Girotondo a Sant'Anna - Casa del Vento


 

La musica può fare riflettere, sognare,capire e ricordare. 
Il brano "Girotondo a Sant'Anna" dei Casa del Vento racconta una delle tragedie più cruente della nostra storia: la strage nazi-fascista di Sant'Anna di Stazzema, avvenuta il 12 agosto 1944, quando 560 persone, molti dei quali bambini, furono barbaramente uccisi. Luca Lanzi, con la sua voce cristallina e potente, riesce a trasmettere l'emozione di un dolore che non deve essere dimenticato. La sua interpretazione è un grido di speranza e un appello a non permettere che simili atrocità possano mai più accadere. La musica avvolge l’ascoltatore, trasportandolo in un'atmosfera sospesa, dove si sente il bisogno irrefrenabile di proteggere la vita innocente di una bambina, come Anna Pardini, strappata alla vita a soli 20 giorni. La canzone si apre con un toccante recitato di Neri Marcorè, che aggiunge ulteriore forza al messaggio di ricordo e impegno civile.
Tu dammi la mano per il girotondo se mi tieni forte teniamo anche il mondo nessuno che cade mai più giù per terra non casca più il mondo finisce la guerra
L'ispirazione per la canzone è nata da una foto che Luca Lanzi ha visto, in cui dei bambini giocano in un girotondo davanti alla chiesa di Sant'Anna, pochi giorni prima della strage. Un'immagine di innocenza e speranza che, nel contesto della tragedia, diventa simbolo di resistenza contro la guerra e la violenza. 
Il brano è stato incluso nell'album Alle Corde (2022) e, a meno di un anno dalla sua uscita, la band ha presentato il loro nuovo progetto live, Live a Sant'Anna di Stazzema, registrato proprio nel paese che ha visto l'orribile strage. Un concerto speciale, tenuto in occasione dell'anniversario.
Ma vennero ovunque in tutte le case e presero tutti ed Anna e la mamma davanti alla chiesa terrore e lamento rimasero a terra più di cinquecento
Girotondo a Sant'Anna è un perfetto esempio di come la musica possa diventare non solo testimonianza storica, ma anche un messaggio di speranza e di pace. Ogni nota suonata è un invito a "tenere insieme il mondo", a difendere la memoria e a lottare per un futuro libero dalla violenza. 


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