giovedì, gennaio 24, 2008

Notte di San Severo – Casa del Vento



La musica può fare riflettere, sognare,capire e ricordare.
Registrato tra il 21 ottobre 2000 e l’8 gennaio 2001 presso lo studio “Bunker” di Rubiera (RE), Novecento è il secondo album della Casa del Vento e vede la partecipazione di Stefano “Cisco” Bellotti, all’epoca voce dei Modena City Ramblers.
Il brano racconta eventi drammatici avvenuti nell’estate del 1944, durante la Seconda guerra mondiale: una rappresaglia nazista a San Severo. Attraverso un testo intenso e toccante, denuncia con forza le atrocità della guerra e il rischio dell’oblio della memoria storica.
Protagonista è Silvestro, un uomo che, insieme alla sua famiglia, si rifugia nei boschi per sfuggire alla violenza. Tuttavia, i tedeschi catturano e fucilano gli uomini del villaggio, in un quadro di dolore, resistenza e dignità. Il brano è così un canto di memoria e di lotta contro l’ingiustizia, un invito a non dimenticare.
La canzone è inclusa anche nella raccolta Appunti Partigiani dei Modena City Ramblers, un progetto collettivo che, insieme a Paolo Rossi, Piero Pelù, Gang, Bandabardò e gli stessi Casa del Vento, celebra e tramanda le memorie delle lotte partigiane.
L'estate del '44 fu la più calda di tutto il secolo perché vent'anni di fame e miseria per le visioni in camicia nera che ci portarono in mezzo a una guerra a cui ribellarsi era cosa seria. E la montagna fu madre dei combattenti bambini.
La rappresaglia nazista avvenuta a San Severo, una piccola località situata nei pressi di Arezzo, fu una delle più tragiche stragi compiute nell'estate del 1944. Il 14 luglio di quell'anno, un reparto di soldati tedeschi rastrellò circa venti uomini delle famiglie locali, accusandoli  senza alcuna prova di appartenere o di offrire protezione alle formazioni partigiane attive nella zona. Diciassette di loro furono fucilati in un boschetto poco distante: le vittime avevano età comprese tra i 17 e i 67 anni e provenivano da famiglie di contadini, boscaioli e carbonai. Il contesto era quello di una comunità rurale segnata dalla guerra, che accoglieva anche alcuni sfollati provenienti da Arezzo.
Oggi la strage di San Severo è ricordata con un monumento in pietra e marmo eretto di fronte alla chiesa romanica del paese. Ogni anno vi si tengono cerimonie commemorative, passeggiate della memoria e momenti di riflessione collettiva per rendere omaggio alle vittime e mantenere viva la memoria di quel tragico 14 luglio 1944 una delle più efferate rappresaglie naziste nel territorio aretino.
San Severo, oggi un villaggio disabitato sulle colline di Arezzo, conserva soltanto quel monumento con le fotografie e i nomi ormai ingialliti dei diciassette uomini fucilati. Tra loro c’era anche Silvestro, padre di otto figli e nonno di Luca e Sauro Lanzi, oggi membri della band Casa del Vento, che hanno trasformato quella memoria familiare e collettiva in musica e testimonianza.
Ma i tedeschi li aspettavano ed i padri catturarono e le donne che imploravano i bambini che piangevano e nel bosco li portarono e poi dopo li bendarono e da bestie fucilarono venti padri che morivano. Noi, saremo soli a portare la croce e la storia. Noi, saremo soli contro uomini senza memoria...

 
Le vittime di San Severo
BALDINI DELFINO, 22 anni
BICHI DINO, 17 anni
BISTONI NEO, 36 anni
BULANGERI BALILLA, 54 anni
DOMINI SANTI, 35 anni
FABBRINI GIOVANNI, 67 anni
FRAGAI ERNESTO, 31 anni
GHEZZI RADAMES, 21 anni
LANZI SILVESTRO, 48 anni
LIVI ATTILIO, 20 anni
PAPAVERI GINO, 28 anni
SACCHINI ALFREDO, 42 anni
SCATRAGLI ANTONIO, 35 anni
SEVERI ANGIOLO, 43 anni
SEVERI GIUSEPPE, 42 anni
SEVERI SEVERO, 33 anni


2 commenti:

  1. Ciao, volevo segnalarti l'evento che stiamo promuovendo dal sito delle mondine per il 25 aprile: raccolgiere 100 bloggers che aderiscono, per portare 7000 persone che cantano al Museo Cervi.

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