La musica può fare riflettere, sognare,capire e ricordare.
Il brano Hermanos, hermanos! (che in italiano significa "Fratelli, fratelli!") della Casa del Vento affronta il tema delle difficoltà legate al mondo del lavoro: la disoccupazione, lo sfruttamento e l’umiliazione.
Gli incidenti gravi e mortali sul lavoro sono spesso il tragico risultato di misure di sicurezza insufficienti, sacrificate in nome del profitto.
Le famiglie, gli amici e le vittime del lavoro chiedono giustizia.
Lavorare per vivere, non per morire: questo è uno dei tanti messaggi che emergono dalla canzone.
Dopo il dolore, la lotta, il sudore Qualcosa era conquistato Le ferie, il salario, la contribuzione Ci davano la dignità. Ma il padrone è vivo E sfonda le porte Rialza la testa e morde Pretende e ricatta Di mandarci a casa E questa è la libertà?
Il brano critica il lavoro interinale e il sistema delle agenzie, che impongono condizioni precarie e umilianti. Il lavoratore si trova costantemente in bilico tra la paura del licenziamento e la necessità di far fronte a mutui, spese e bollette. Per questo, la canzone è un appello alla solidarietà tra i lavoratori, affinché uniscano le loro voci per difendere libertà e dignità contro un sistema che li opprime.
Nella mia città Puoi solo sperare Per una truffa interinale Se prima davvero Avevi un padrone Ora li vedi raddoppiare. Ma il padrone è vivo E ascolta alle porte E attento a non protestare Ci mandano a casa Senza alcun motivo E è la libertà?
Hermanos, hermanos! nasce dalla Casa del Vento in risposta all'ennesimo attacco ai diritti dei lavoratori, in particolare al loro Statuto. Ma è anche un grido di denuncia per chi, in fabbrica, passa un’intera vita dimenticato da tutti e tutto.
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