Rachel Corrie è stata un'attivista statunitense per i diritti umani, membro
dell'International Solidarity Movement (ISM), un'organizzazione che adottava
metodi non violenti per opporsi all'occupazione israeliana in Palestina.Nel
gennaio 2003 si recò nella Striscia di Gaza durante la Seconda Intifada,
partecipando a proteste come "scudo umano" per impedire la demolizione delle
case palestinesi. Il 16 marzo dello stesso anno, mentre cercava di proteggere
l'abitazione di un medico palestinese a Rafah, venne travolta e uccisa da un
bulldozer corazzato israeliano. Indossava un giubbotto arancione fluorescente,
ben visibile anche a distanza. Israele giustificò le demolizioni come operazioni
necessarie per contrastare tunnel di contrabbando e ordigni esplosivi, mentre i
testimoni dell'ISM sostennero che l'uccisione fosse stata intenzionale. La sua
morte sollevò un'ondata di indignazione internazionale e Amnesty International
denunciò l'impunità dell'esercito israeliano.
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