La battaglia di Stalingrado, tra l'estate del 1942 e il 2 febbraio 1943, è uno dei conflitti più significativi e cruenti della Seconda guerra mondiale.
Oppose l'Armata Rossa sovietica alla Wehrmacht tedesca, affiancata da contingenti italiani, rumeni e ungheresi, per il controllo della strategica città di Stalingrado (oggi Volgograd), situata tra i fiumi Don e Volga.
Dopo mesi di duri e sanguinosi combattimenti, il 19 novembre 1942 iniziò la decisiva controffensiva sovietica.
Le truppe dell'Unione Sovietica accerchiarono la 6ª Armata tedesca guidata dal generale Friedrich Paulus, intrappolandola in una sacca.
Nonostante gli ordini di Hitler di resistere a oltranza, il 2 febbraio 1943 i tedeschi si arresero.
Questa disfatta segnò una svolta nella guerra sul fronte orientale: fu la prima grande sconfitta della Germania nazista, che diede avvio a una serie di ritirate dell'Asse.
La vittoria di Stalingrado non fu solo un trionfo militare per l'Unione Sovietica, ma divenne anche il simbolo del sacrificio e della resistenza del popolo russo, aprendo la strada all’avanzata verso Berlino nel 1945.
La battaglia di Stalingrado divenne anche un simbolo di forza e speranza per l'intera resistenza contro il nazismo.
Wikiradio La battaglia di Stalingrado raccontata da Marcello Flores
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