venerdì, gennaio 30, 2004

Bloody Sunday



La Strage del Bogside, nota anche come Bloody Sunday, fu un tragico evento avvenuto il 30 gennaio 1972 a Derry, in Irlanda del Nord. Durante una marcia pacifica per i diritti civili organizzata dalla Northern Ireland Civil Rights Association, le truppe britanniche aprirono il fuoco sui manifestanti disarmati, uccidendo 14 persone: 13 morirono sul colpo, mentre una quattordicesima vittima perse la vita in seguito alle ferite riportate. Altre 26 persone rimasero ferite. Testimonianze oculari riferirono che molte vittime vennero colpite mentre cercavano di fuggire o nel tentativo di prestare soccorso ai feriti. L’episodio divenne subito oggetto di un lungo e acceso dibattito, segnando per decenni una ferita profonda nella memoria collettiva irlandese. Le responsabilità delle forze armate britanniche furono negate e minimizzate per anni, alimentando tensioni politiche e sociali.Solo nel 2010, con la pubblicazione del Rapporto Saville, il governo britannico ammise ufficialmente che l'uccisione dei manifestanti era stata "ingiustificata e ingiustificabile." In un discorso, l'allora primo ministro David Cameron chiese pubblicamente scusa a nome dello Stato britannico, riconoscendo il grave errore commesso.

Wikiradio Il "Bloody Sunday" raccontato da Silvia Calamati
Bloody Sunday (1972) sparatoria di massa avventura nel 1972 a Derry, Irlanda del Nord



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