La musica può fare riflettere, sognare,capire e ricordare. La canzone di Carlo della band di Arezzo Casa del vento è dedicata a Carlo Giuliani manifestante ucciso in Piazza Alimonda il 20 luglio 2001, durante il G8 di Genova.
"Carlo aveva vent’anni decise di andare a marciare credeva in un mondo più giusto tra uomini che sanno sognare quel giorno eravamo in tanti e il tempo di disobbedire un grido di sopravvivenza un mondo da ricostruire"
Il proiettile sparato dalla pistola del carabiniere Mario Placanica lo colpisce in faccia, sullo zigomo sinistro. Carlo cade a terra. Il defender dei carabinieri passa due volte sopra il suo corpo , prima in retromarcia e poi in avanti, e si allontana. La piazza viene occupata dalle forze dell’ordine e il corpo di Carlo circondato. Un sasso appare vicino alla testa di Carlo. Arriva l’ambulanza , Carlo Giuliani è già morto.
"Ma i colpi di quei manganelli non fanno morire le idee il fiore della ribellione tagliato dagli uomini neri buttato e lasciato per terra il vento l’ha portato via ma il fiore della ribellione ha un seme che è volato via e in qualche altra splendida terra un giorno rifiorirà "
La canzone fa parte dell’ EP “Genova Chiama” del 2002. La canzone di Carlo è inserita anche nell’album Pane e rose che sarà pubblicato pochi mesi dopo.
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