"Il mio nome è mai più", interpretata da Jovanotti, Ligabue e Piero Pelù, è una canzone simbolo contro la guerra e ogni forma di violenza. Pubblicata il 17 giugno 1999, il brano nasce come reazione alle atrocità del conflitto nella ex Jugoslavia e si propone come un grido di protesta e un messaggio di pace e solidarietà universale. Con il suo testo incisivo e le voci potenti dei tre artisti, è diventata un successo immediato, conquistando il titolo di singolo più venduto in Italia nel 1999.
I proventi furono interamente devoluti a Emergency, l'organizzazione fondata da Gino Strada, per sostenere le cure mediche gratuite alle vittime di guerra e povertà.
Il 6 settembre 2024, in occasione del 25º anniversario del singolo è stata resa pubblica una riedizione del singolo in streaming, CD e dischi in vinile.
Io non lo so chi c'ha ragione e chi no
se è una questione di etnia, di economia,
oppure solo pazzia: difficile saperlo.
Quello che so è che non è fantasia
e che nessuno c'ha ragione e così sia,
e pochi mesi ad un giro di boa
per voi così moderno
C'era una volta la mia vita
c'era una volta la mia casa
c'era una volta e voglio che sia ancora.
E voglio il nome di chi si impegna
a fare i conti con la propria vergogna.
Dormite pure voi che avete ancora sogni, sogni, sogni
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più...
Eccomi qua, seguivo gli ordini che ricevevo
c'è stato un tempo in cui io credevo
che arruolandomi in aviazione
avrei girato il mondo
e fatto bene alla mia gente
e fatto qualcosa di importante.
In fondo a me, a me piaceva volare...
C'era una volta un aeroplano
un militare americano
c'era una volta il gioco di un bambino.
E voglio i nomi di chi ha mentito
di chi ha parlato di una guerra giusta
io non le lancio più le vostre sante bombe,
bombe, bombe, bombe, bombe!
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più...
Io dico si dico si può
sapere convivere è dura già, lo so.
Ma per questo il compromesso
è la strada del mio crescere.
E dico si al dialogo
perchè la pace è l'unica vittoria
l'unico gesto in ogni senso
che dà un peso al nostro vivere,
vivere, vivere.
Io dico si dico si può
cercare pace è l'unica vittoria
l'unico gesto in ogni senso
che darà forza al nostro vivere
L’articolo 11 della Costituzione italiana sancisce il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e di risoluzione delle controversie internazionali.
Tuttavia, sembra essere un articolo dimenticato, ignorato sia dalla destra che dalla sinistra.Non credo che esistano bombe così intelligenti da poter portare la democrazia.
Non credo che le bombe possano mai essere strumenti di pace.
Essere pacifisti significa andare oltre le divisioni politiche, promuovendo un ideale universale di giustizia e convivenza. Io non voglio che il mondo sprofondi in uno scontro di civiltà; credo invece in una sana e costruttiva convivenza, fondata su dialoghi concreti e rispettosi.
Sogno un giorno in cui non ci saranno più bambini mutilati o accecati dalle mine, donne vittime di violenza e orrori indicibili, montagne di scheletri, giovani schiacciati dai carri armati, corpi senza vita trascinati nei fiumi, campi di sterminio e gas letali.
Fermiamo tutte le guerre.
Perché, in fondo, la pace è l'unica vera vittoria.
Frase sul retro del singolo:
«A pochi mesi dal "giro" di millennio
la nostra cosiddetta società "civile"
conta al proprio interno 51 guerre in corso.
Allo stesso tempo essere contro la guerra
(qualsiasi guerra) sembra voler dire
assumere una posizione politica.
Be' vogliamo essere liberi di sentirci
oltre qualsiasi posizione del genere
affermando che, per noi, non ci sarà mai
un motivo valido per nessuna guerra.»
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