venerdì, novembre 23, 2007

I segni sulla pelle - Casa del vento


La musica può fare riflettere, sognare,capire e ricordare.
"I segni sulla pelle" della Casa del vento descrive i fatti accaduti alla scuola Diaz di Genova il 21 Luglio 2001. Vengono pestati i presenti, devastati locali e strutture tutto per nascondere le loro “bugie”.


Ricorda di una notte in una scuola che piena di pacifiche persone avevano soltanto quella colpa di credere in un mondo un po’ migliore braccati in ogni stanza e per le scale picchiati come prede da scannare lasciati al pavimento a far vedere che cosa un manganello può lasciare trovarono bottiglie e dei bastoni ragione che li fece caricare ma noi avevamo solo dei pensieri e loro le bugie da mascherare i segni sulla pelle bruciano ancora nella mia mente bruciano ancora… coi tagli,gli occhi pesti e le ossa rotte noi non lo abbiamo mai dimenticato si spensero le luci del diritto per una interruzione dello stato ragazze poi ragazzi a Bolzaneto mischiavano il mio sangue col sudore in cinque,dieci,venti scatenati sapeva di ventennio il loro odore levati a forza e dopo trascinati si presero i feriti in ospedale lasciandogli dei segni sulla pelle qualcosa di profondo che fa male i segni sulla pelle bruciano ancora nella mia mente bruciano ancora… e allora tu non puoi dimenticare il soffio del respiro soffocato l’idea di resistenza e ribellione e del suo fiore che hanno calpestato e noi che non portiamo una divisa vogliamo camminare nel futuro e noi che non vestiamo tutti uguali noi non saremo servi di nessuno i segni sulla pelle bruciano ancora nella mia mente bruciano ancora…


....Tutti gli occupanti furono arrestati e la maggior parte picchiata, sebbene non avessero opposto alcuna resistenza. I giornalisti accorsi alla scuola Diaz videro decine di persone portate fuori in barella. La portavoce della Questura dichiara, in una conferenza stampa, che 63 di essi avevano pregresse ferite e contusioni e mostra il materiale sequestrato, ma senza dare risposte agli interrogativi della stampa.Uno degli arrestati resterà in coma per due giorni. Le immagini delle riprese mostrano muri e pavimenti sporchi di sangue. A nessuno degli arrestati viene comunicato di essere in arresto, né i reati dei quali sarebbe accusato. Molti di loro scopriranno solo in ospedale (a volte attraverso i giornali) di essere stati arrestati per associazione a delinquere finalizzata alla devastazione e al saccheggio (gli arrestati però non si conoscevano tra di loro), resistenza aggravata e porto d'armi. Dei 63 feriti, tre avranno prognosi riservata: la studentessa tedesca ventottenne di archeologia Melanie Jonasch (che presentava trauma cranico cerebrale con frattura della rocca petrosa sinistra, ematomi cranici vari, policontusioni al dorso, spalla e arto superiore destro, frattura della mastoide sinistra, ematomi alla schiena e alle natiche), il tedesco Karl Wolfgang Baro (che presentava trauma cranico con emorragia venosa) e il giornalista inglese Mark Covell (che presentava perforazione del polmone, trauma emitorace, spalla e omero e trauma cranico, oltre alla perdita di 10 denti, e il cui pestaggio, avvenuto a metà strada tra le due scuole….)
 
 
« La più grave sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale. » 
Amnesty International



 

 FILM REBEL

Titolo Diaz
Anno 2012
Durata 2h 7min
Età T
Regista Daniele Vicari
Cast Claudio Santamaria Max Flamini Jennifer Ulrich Alma Koch Elio Germano Luca Gualtieri Davide Iacopini Marco Ralph Amoussou Etienne Fabrizio Rongione Nick Janssen







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